Area Riservata
Location
Contrada Tabuna,
Zona Ind.le, 97100 Ragusa (RG)

Ekso

Da 25 anni gli esperti della tecnologia No Dig
Da 25 anni gli esperti della tecnologia No Dig

About EksoOltre 500 km di condotte risanate.

Intuizione, visione e innovazione tecnologica ci hanno permesso di conquistare la leadership nel mercato della riparazione e manutenzione senza scavo di tubazioni danneggiate.

Da 25 anni lavoriamo al risanamento e alla sostituzione di condotte civili ed industriali, per portate idriche, fognarie, gasdotti e oleodotti. Interveniamo senza effettuare scavi, anche su siti sensibili e difficilmente accessibili, impiegando tecnologie innovative No Dig, o trenchless, che garantiscono efficienza, sicurezza ed un ridotto impatto ambientale.

Mission

Per le imprese agire in modo responsabile vuol dire osservare gli obblighi di legge.

A rendere un’impresa socialmente responsabile è però la capacità di assumersi volontariamente l’impegno a rispettare un codice etico e normativo, consapevole che sia nel proprio interesse al di là delle prescrizioni esterne.

Un’impresa diventa anche sostenibile quando riconosce che il proprio operato influisce sugli interessi dell’ambiente e della comunità e si rende proattiva nel creare un legame con il territorio e con i propri interlocutori, generando valore economico, sociale ed ambientale nel tempo.

Ekso sostiene il proprio impegno per un’economia circolare che crei valore per i nostri partner e promuova uno sviluppo sociale ed ambientale sostenibile.

Glossario

Nell’attività di relining l’impiego delle resine termoindurenti è sempre effettuato con la miscelazione di numerosi additivi che secondo l’esperienza dell’applicatore ne garantiscono la migliore performance di installazione e funzionamento(densità, temperatura e tempi di indurimento, caratteristiche chimiche e meccaniche dopo l’indurimento, ecc…) secondo le caratteristiche che ogni contesto/ambiente presenta.

In idraulica si definisce altezza del battente (idrico o idrostatico) l’altezza della colonna di liquido che va dal punto di captazione del liquido (ad esempio in cui è posizionata la pompa o dove vi è un foro di uscita) al pelo libero. Si dice inoltre che una pompa è sottobattente se la pompa è posizionata ad un livello inferiore rispetto al livello del liquido da aspirare.

Nell’attività di relining sono le parti iniziale e finale del tubolare non impregnate di resina.

Durante l’attività di relining al fine di isolare il tratto di condotta da risanare, vengono piazzati a monte e a valle dei palloni otturatori che interrompono il flusso con la possibilità di bypassarlo su di un circuito alternativo al fine di non interrompere il servizio

È un sistema utilizzato per il ripristino di condotte deteriorate consistente nell’applicazione tramite centrifuga meccanica (dall’interno della condotta ammalorata) di uno strato di materiale al fine di ricrearne l’integrità.

Dispositivo a tenuta per avvolgere il liner impregnato su di un perno rotante fissato al suo interno, munito di una apertura frontale, di oblò di ispezione e manometro per la misurazione della pressione al suo interno. Una volta messo sotto pressione il dispositivo, il liner fissato da una estremità all’apertura frontale, viene spinto all’esterno invertito sino allo srotolamento completo del liner all’esterno del dispositivo stesso ed all’interno della condotta da risanare.

Insieme di tecniche finalizzato al risanamento/riparazione di condotte (fluidi e materiali gassosi) ammalorate senza scavo e senza sostituzione della condotta stessa.

L’attrito (o forza d’attrito) è una forza dissipativa che si esercita tra due superfici a contatto tra loro e si oppone al loro moto relativo. La forza d’attrito che si manifesta tra superfici in quiete tra loro è detta di attrito statico, tra superfici in moto relativo si parla invece di attrito dinamico.

Diametro nominale, pressione nominale.

Nell’attività di relining è una matrice naturale o sintetica che generalmente accoppiata ad un tubolare di materia plastica che svolge la funzione di struttura finalizzata a trattenere la resina termoindurente.

Nell’attività di relining è una struttura/trama naturale o sintetica (Carbonio, kevlar, fibra di vetro, fibra di basalto, ecc…) che generalmente accoppiata ad un tubolare di materia plastica svolge la funzione di struttura portante ulteriore rispetto alla materia plastica ed alla resina termoindurita.

(dal greco una parte) in chimica si definisce una molecola semplice dotata di gruppi funzionali tali per cui sia in grado di combinarsi ricorsivamente con altre molecole (identiche a sé o reattivamente complementari a sé) a formare macromolecole.

È un termine anglosassone che indica quel gruppo di lavorazioni o di tecnologie finalizzate a installare, sostituire o ripristinarne la tenuta idraulica di condotte evitando di eseguire la maggior parte dei lavori propedeutici ed accessori delle tecniche tradizionali risparmiandone i relativi costi.

È un sistema per il ripristino di condotte deteriorate consistente nell’inserimento per trascinamento di un tubolare in materia plastica tramite una testa a trivella inserita nella condotta ammalorata stessa che viene distrutta.

È un sistema per il ripristino di condotte deteriorate consistente nell’inserimento per trascinamento di un tubolare in materia plastica tramite una testa a lama inserita nella condotta ammalorata stessa che viene tagliata longitudinalmente.

È una resina termoplastica, si presenta come un solido trasparente (forma amorfa) o bianco (forma cristallina) con ottime proprietà isolanti e di stabilità chimica. Il polietene (più comunemente noto come polietilene) è il più semplice dei polimeri sintetici ed è il più comune fra le materie plastichePEAD/HDPE PoliEtilene ad Alta Densità/High Density Polyethil.

Il termine viene usato anche per identificare l’unità strutturale ripetitiva che forma un polimero (detta più propriamente “unità ripetitiva” del polimero). Il processo di trasformazione del monomero a polimero si chiama polimerizzazione.

Il polistirene, o polistirolo, è il polimero dello stirene. È un polimero termoplastico, ovvero può essere fuso e rimodellato, dalla struttura lineare. A temperatura ambiente è una plastica rigida trasparente; oltre i 70 °C, al crescere della temperatura diviene sempre più plastico e scorrevole, inizia a decomporsi alla temperatura di 270 °C.

Il cloruro di polivinile, noto anche come polivinilcloruro, è il polimero del cloruro di vinile. È il polimero più importante della serie ottenuta da monomeri vinilici ed è una delle materie plastiche di maggior consumo al mondo. Puro, è un materiale rigido. Viene considerato stabile e sicuro nelle applicazioni tecnologiche, a temperatura ambiente, ma estremamente pericoloso se bruciato o scaldato ad elevate temperature e in impianti inidonei, per la presenza di cloro nella molecola, liberabile come HCl con possibilità di formazione di diossina, o per liberazione del monomero.

Pellicola protettiva di sottile materia plastica impiegata per proteggere la guaina durante la fase di scivolamento/svolgimento all’interno della condotta ammalorata.

Il relining è un sistema utilizzato per il risanamento di condotte deteriorate consistente nell’inserimento per inversione nella condotta ammalorata di un nuovo tubo in materia plastica (o composita) impregnato di resina termoindurente.

Le resine epossidiche sono vetrose a temperatura ambiente e vengono quindi miscelate con diluenti per abbassarne la viscosità a livelli adeguati per l’impregnazione delle fibre. I diluenti sono sostanze epossidiche mono-, bi- e tri- funzionali che possiedono una viscosità decisamente inferiore alla resina epossidica da bisfenolo A o bisfenolo F. La viscosità di una resina epossidica senza diluente può variare moltissimo, assumendo un comportamento liquido (bassa viscosità) o solido (elevata viscosità); di solito queste resine si presentano sotto forma di di-epossido, ossia di molecole costituite da una catena lineare alla cui estremità trovano posto i gruppi epossidici (CH2OCH-) con i quali reagiscono gli agenti leganti durante la polimerizzazione. I gruppi ad anello contribuiscono ad aumentare la rigidità e la resistenza al calore delle resine. Le resine epossidiche sono dotate di caratteristiche fisiche superiori e tempi di reazione più brevi rispetto alle poliesteri e alle vinilesteri e il loro prezzo è più elevato.

Resina da stratificazione, con indice di assorbimento d’acqua estremamente basso e buona resistenza agli aggressivi chimici. Indicata per la costruzione di scafi e manufatti destinati all’immersione, o comunque a contatto permanente con acqua; rivestimenti anticorrosivi di vasche, ecc. Possiede maggior flessibilità rispetto alla resina ortoftalica, è quindi impiegata nella realizzazione di manufatti sollecitati a flessione, come balestre e sospensioni elastiche, stecche per vele, carenature, ecc.

Particolare resina di tipo poliestere dove il gruppo funzionale ha una disposizione particolare con caratteristiche meccaniche inferiori alla isoftalica.

La resina poliestere è la resina termoindurente di più largo consumo.Si può dividere in tre sottocategorie, ortoftalica (ORTO), diciclopentadiene (DCPD) e isoftalica (ISO).La resina ortoftalica è una resina di uso comune per quasi tutti i settore della vetroresina.La resina DCPD ha generalmente delle resistenze meccaniche leggermente inferiori alla resina ortoftalica ma bagna meglio le fibre di rinforzo e contiene meno stirolo. La resina isoftalica ha caratteristiche meccaniche, termiche e di resistenza all’acqua ed ai prodotti chimici superiori alla ortoftalica e alla DCPD. Esistono anche delle miscele (blend) di queste resine (iso/orto, orto/dcpd, iso/dcpd).

Resina a base di un radicale derivato dell’etilene per sottrazione di un atomo d’idrogeno. Ve ne sono di vari tipi con prestazioni anloghe, ma non uguali. Sono ampiamente usate nella formulazione di pitture e rivestimenti plastici. La resina vinilestere ha caratteristiche di resistenza termica, meccanica e chimica superiore alle resine poliestere ed è quindi utilizzata quando si vogliono delle performance superiori dal manufatto in vetroresina senza modificare sostanzialmente il tipo di lavorazione rispetto alle resine poliestere.A differenza delle resine poliestere è ideale oltre che per le fibre di vetro anche per le fibre in carbonio e aramidica. Nella nautica viene utilizzata come barriera antiosmosi o nella realizzazione di scafi ad alte prestazioni.

Riduzione del diametro della condotta ammalorata a seguito di un intervento di relining è irrilevante in termini di riduzione della portata della condotta stessa, o addirittura ne genera un incremento. Ciò è principalmente dovuto a tre principali fattori: coefficiente di attrito del tubolare inserito generalmente inferiore alla condotta ospite, eliminazione degli ostacoli determinati dalle imperfezioni del cavo interno della condotta (giunti, raccordi, fessurazioni, ecc…) ed eliminazione delle perdite della sostanza trasportata.

Utensile robotizzato e teleguidato, solitamente posizionato su cingolato semovente dotato di telecamera, di un braccio mobile con vari gradi di libertà e testa rotante per la fresatura e altre lavorazioni in ambienti confinati.

Insieme di attrezzature (calandra, scivolo, compressore, sistema di miscelazione resine, dosatore, ecc…) impiegato per l’inserimento delle resine termoindurenti all’interno del tubolare da impiegare per un intervento di relining.

È un sistema utilizzato per il ripristino di condotte deteriorate consistente nell’inserimento per trascinamento di un tubolare in materia plastica (o composita) morbido, rigido o semirigido.

È un sistema utilizzato per il ripristino di condotte deteriorate consistente nell’inserimento per svolgimento di un nastro in materia plastica (o composita) semirigido che con un sistema ad incastro a spirale ricrea all’interno della condotta ammalorata un tubolare senza soluzione di continuità. Non di rado l’intercapedine tra condotta e tubolare viene riempita al fine di conferire maggiore solidità e resistenza.

Processo di indurimento tramite induzione di calore avvalendosi di un agente liquido o aereo tipicamente aria o acqua. È un processo che si innesca generalmente a temperature tra i 60 e i 100° a seconda della tipologia di resina impiegata, dello spessore della guaina, del diametro della condotta risanata, pressione.

Secondo i principali protocolli e prassi standard del settore le principali prove effettuabili per l’attività di Relining.

È la proprietà di alcuni fluidi pseudo-plastici di variare la loro viscosità quando sottoposti a sollecitazioni di taglio oppure nel caso di lunghi periodi di quiete. In queste condizioni il fluido può passare dallo stato di grasso pastoso quasi solido a quello di liquido o, più in generale, da quello di gel a quello di liquido.

Tipicamente, in un intervento di relining dove l’attività di impregnazione non può essere svolta in prossimità della condotta oggetto dell’intervento (tramite unità mobili di impregnazione e miscelazione resine) il trasporto dall’impianto di impregnazione al sito dell’intervento stesso può avvenire con mezzi refrigerati di modo da garantire un trasporto corretto della guaina impregnata prevenendo fenomeni incontrollati di catalisi ed indurimento prematuro della guaina.

È una proprietà dei fluidi che indica la resistenza allo scorrimento. Dipende dal tipo di fluido e dalla temperatura. Nei liquidi la viscosità decresce all’aumentare della temperatura, nei gas invece cresce. Si definisce inoltre la fluidità come la grandezza reciproca della viscosità.